Disturbi del sonno
Quali sono i disturbi del sonno?
I disturbi del sonno si dividono in due categorie:
Le dissonie
Si caratterizzano per un’alterazione della qualità o quantità del sonno e consistono nella difficoltà ad addormentarsi o mantenere il sonno per più ore consecutive.
Le dissonie sono:
- Narcolessia: attacchi di sonno che durano da 10 minuti fino al massimo di un’ora e compaiono improvvisamente durante la giornata.
- Ipersonnia: costante e incontrollabile sonnolenza con frequenti addormentamenti diurni. L’ipersonnia può comportare inefficienza nello svolgere le normali attività e quindi insorgenza di sintomi come ansia e/o depressione, difficoltà di concentrazione, cefalea e calo del desiderio sessuale.
- Insonnia: difficoltà nell’addormentarsi o mantenere il sonno. A seconda delle sue manifestazioni si distingue un’insonnia iniziale (con difficoltà ad iniziare il sonno) un’insonnia intermittente (con risvegli frequenti) e un’insonnia terminale (con risvegli precoci e incapacità di riaddormentarsi). L’insonnia può durare un breve periodo ma anche cronicizzarsi. Accumulare sonno arretrato compromette le capacità fisiche e intellettive (come attenzione e memoria), influenza negativamente l’umore e aumenta il rischio di patologie come ipertensione arteriosa, diabete e obesità.
Le parasonnie
Si caratterizzano per la presenza di movimenti, comportamenti, percezioni, emozioni, e sogni del tutto innaturali, anomali e indesiderati. Questi insorgono durante il sonno o nella fase di passaggio tra la veglia e il sonno, alterando la qualità del riposo.
Alcune delle parasonnie comuni sono:
- Sonnambulismo: alzarsi dal letto mentre si è addormentati, mostrando una consapevolezza e reattività limitate all’ambiente circostante.
- Pavor nocturnus: episodi di intenso terrore notturno che possono durare dai 30 secondi ai 3 minuti. Questi comportano risvegli in uno stato di forte ansia poco dopo essersi addormentati.
Come affrontare i disturbi del sonno con l’aiuto dello psicologo
La maggior parte delle persone che soffre di disturbi del sonno trae beneficio da interventi di educazione all’igiene del sonno volti a modificare gli aspetti che possono incidere sul riposo come le abitudini controproducenti prima di andare a dormire, la gestione dello stress, la creazione di una routine rilassante prima di andare a letto.
Con l’intervento psicologico verranno inoltre impiegate tecniche di rilassamento, tecniche comportamentali e cognitive con lo scopo di migliorare la qualità e quantità del sonno.